Claudio Ciaravolo Scrittore
Ha scritto moltissime pubblicazioni scientifiche e saggi interessanti e noiosissimi (a parte forse Pragmatica della telecomunicazione-Leonardo Mondadori-1992) ma anche alcuni libri, insieme con la moglie, di cui è particolarmente orgoglioso, che sono tradotti in tutte le lingue del mondo (ma proprio tutte). Ha anche curato alcune inutili raccolte di leggende.Inutili perché le leggende ,ormai, hanno una vita sempre più breve…e allora meglio internet. Infatti da qualche anno cura personalmente,per esempio leggende.it o altri suoi siti. Attualmente vive in Italia dove lavora poco ma si diverte molto. Come ha sempre fatto. Ha scritto alcuni libri perché si è innamorato. C’è da esserne ben soddisfatti, e CC lo è. Da buon creattivo, ha sempre saputo che bisogna sempre essere preparati al meglio: se lo si è, lo si ha. E infatti, a lui,qualche anno fa,accadde qualcosa di stupendo: s’innamora (anche i creattivi sono esseri umani). Com’era fatale, di una creattiva. Un evento così privato non verrebbe qui citato se non avesse avuto degli importanti riflessi sulla sua attività di scrittore. Dopo anni di poco lavoro e di intenso divertimento, Claudio Ciaravolo scopre l’amore. E con lo stesso entusiasmo e la stessa dedizione che ha messo in tutte le altre cose di cui si è occupato, vuole dedicarsi esclusivamente alla sua donna. Perciò, senza pensarci nemmeno un istante, lascia i progetti, gli impegni e gli incarichi che ha accumulato negli anni. E abbandona anche le vecchie abitudini di single professionista, per permettersi il lusso di amare e basta. L’amore riempie tutti i suoi spazi, e tutto il suo tempo. Ma si sa, il lupo perde il pelo ma non lo sfizio. E nemmeno il gusto di fare le cose in (e alla) grande, come ha sempre fatto. Così, per dire “ti amo” alla sua donna, le fa trovare ogni giorno un bigliettino sul quale c’è scritto: ti amo. Il primo giorno, in italiano. Il secondo giorno, in napoletano: e poi, mattina dopo mattina, in una lingua diversa. Questo gioco iniziato per caso (anzi per amore) Claudio lo porterà avanti con impegno da creattivo professionista: decide infatti di continuare fino a quando non avrà le avrà scritto “ti amo” in tutte le lingue del mondo. Tutte: non una di meno. Per quelle più diffuse, orientarsi - tra amicizie, librerie, università e Ambasciate – è facile. Ma per tante altre,parlate solo da un migliaio di persone, la ricerca si rivela assai complessa. Occorre uno strumento duttile, potente, bene informato. Per fortuna c’è: si chiama Internet. Sul web Ciaravolo trova, non sempre agevolmente, le risposte che cercava, e così la sua raccolta di “ti amo” viene completata. Gli potrebbe bastare; e invece no.
Gli viene in mente di farne un libro. E’ un’idea assolutamente creattiva, perché questo libro (CC lo sa in partenza, e ben lo capisce Bompiani, l’editore che lo pubblicherà) convincerà i librai ad ordinarlo. Li catturerà fin dal primo istante, perché è quello che hanno sempre sognato: è un gadget travestito da libro, un regalo nuovo e divertente che farà parlare di sé da subito, attivando il passaparola. Ed è proprio così che vanno le cose. In pochi giorni, non c’è libreria che non abbia in vetrina “Ti amo in tutte le lingue”. Che sia un libro che si vende da solo, senza bisogno di una lira di pubblicità, lo capiscono gli editori di tutto il mondo, che alla Buchmesse di Francoforte non ci pensano un istante ad acquistarlo: oltre tutto, non si deve nemmeno tradurre! Presto, c’è da esserne certi, ne parleranno pure i media, grandi e piccoli. “Ti amo in tutte le lingue” viene pubblicato nel 1998 per i tipi di Bompiani. La copertina e la grafica sono di Olympia Pratesi, l’architetta ispiratrice (e destinataria) dei bigliettini. Il libro diventa un best-seller internazionale, e si rivelerà pure un long-seller: un libro che si vende tutto l’anno, e tutti gli anni, con un picco a febbraio, in prossimità della festa degli innamorati. A distanza di nove anni se ne parla ancora: nel 2006, Pieraccioni fa un film che intitola, sull’idea di CC: “Ti amo in tutte le lingue del mondo”, e riprendendo anche la bellissima grafica di copertina. A questo punto ciaravolo però,non abbandona l’idea, fino a che non l’ha sfruttata a fondo. Se le occasioni in cui si dice “Ti amo” sono molte, riflette Ciaravolo, quelle in cui si dice “grazie” sono assai di più. Nasce allora “Grazie in tutte le lingue”, sempre per Bompiani, cui si affianca l’edizione di Franco Maria Ricci, così bella che ancora oggi,dopo tanti anni,è in catalogo, e vende moltissimo in tutto il mondo. Oltre ai normali acquirenti, lo comprano – in grosse quantità - le aziende, che lo regalano ai clienti migliori. L’Autore e l’Editore, a distanza di anni, non si stancano di ringraziarsi a vicenda. L’operazione-libri, già vantaggiosa di per sé, ha un’ulteriore ricaduta (un classico della creattività: da cosa nasce rosa). La maggiore familiarità con Internet acquisita attraverso le sue ricerche fa sì che Ciaravolo si renda conto delle enormi possibilità di questo nuovo mezzo di comunicazione e diventerà uno dei più prolifici internettuali. Ma questo è un altro link.