Claudio Ciaravolo è psichiatra di nascita e napoletano di professione.Di religione catodica. Creattivo a tempo pieno. Lavora poco e si diverte molto.Viaggia molto e naviga anche di più. Come psichiatra nel 1977 ha cominciato ad utilizzare i messaggi subliminali con i suoi pazienti.Viene per questo considerato l’inventore della terapia subliminale. Come nascondigli per i messaggi terapeutici sceglie storie accattivanti, incredibili ma vere.Scopre per caso che tra queste storie ce ne sono alcune insospettatamente false.In America sono da tempo conosciute come “urban legends”: termine che traduce in “leggende metropolitane”. Si tratta di racconti che passano di bocca in bocca, come se fossero veramente accaduti, mentre invece sono completamente falsi. Certe volte,con i pazienti più resistenti oltre a nascondere i messaggi di guarigione, Claudio Ciaravolo nasconde l’intera terapia: grazie a collaboratori ben addestrati, fa in modo che ai suoi pazienti “accadano” nella vita quotidiana dei fatti che gli facciano cambiare il loro punto di vista sulla realtà e su di sé. Nasce così la terapia stradegica, perché si fa per la strada. All’insaputa dei pazienti. Qualcuno però non riesce lo stesso a lasciare la via vecchia per la nuova. Per questo tipo di paziente super-resistente, Claudio Ciaravolo realizza allora dei filmati particolari che mostrano in quali e quanti vicoli ciechi si vadano ad infilare quelli che si ostinano a rimanere sempre e comunque sulle proprie posizioni. Fa vedere a questi pazienti i filmati e ottiene una guarigione veloce e duratura grazie alla loro valenza terapeutica,benché assolutamente nascosta.La paura di diventare ridicoli convince infatti a modificare un comportamento più di tante belle parole e addirittura più della sofferenza. Questi filmati Claudio Ciaravolo. li vende alla Rai e vengono mandati in onda su RAIDUE, nel 1981.Nessuno sospetta che Claudio Ciaravolo non è tanto autore e regista di un programma di varietà televisivo di successo quanto uno sperimentatore di messaggi nascosti(anche se vantaggiosi)su milioni di persone. Non c’è da meravigliarsi se molti telespettatori dopo essersi divertiti con i bizzarri filmati di Claudio Ciaravolo, vedendo i guasti e i problemi prodotti dall’eccessiva rigidità e dal bisogno di essere coerenti a tutti i costi, imparano indirettamente ad essere più flessibili.E dunque sicuramente un po’ più felici. Questo incredibile esperimento sarà presentato prima come tesi di specializzazione in psichiatria da Claudio Ciaravolo e poi presentato in tutti più importanti convegni di psicologia sociale. Inaspettatamente col tempo questi filmati diventano dei piccoli classici: anche a distanza di anni, è possibile incontrare qualcuno che non soltanto se li ricorda, ma addirittura sostiene di avervi partecipato. Raccontando particolari del tutto falsi.I “bancarielli stradali” (oggetto dei filmati) sono insomma diventati delle vere e proprie leggende metropolitane. L’analisi di questo fenomeno porta Claudio Ciaravolo a formulare una nuova ipotesi sulla nascita e sulla diffusione delle leggende metropolitane.
Per scoprire se la sua ipotesi risponde a verità, non c’è che un sistema: costruire una leggenda “in laboratorio”. Nasce così,nel 1989, la maglietta di sicurezza, che si diffonde rapidamente come l’ennesima furbata dei soliti noti: i napoletani. Gli esperimenti continuano con l’immissione su strada di altre storie false, che attivano un passaparola secondo il quale sono invece verissime. Claudio Ciaravolo diventa così un legendmaker, un professionista della comunicazione orizzontale capace di creare e diffondere col tam tam una leggenda a partire da zero. Quest’attività si può svolgere per dare vantaggio all’intera comunità (Ciaravolo lo dimostra attraverso la leggenda del parruccasco), o ad una singola azienda. Un legendmaker può compiere operazioni di marketing occulto sia creando leggende “a favore” del proprio committente che contro i suoi concorrenti. Le richieste di intervento arrivano numerosissime. Claudio Ciaravolo piuttosto che continuare però ad esercitare come legendmaker si accorge che c’è ancora più bisogno dell’opera di un altro specialista: il legendbuster, capace di individuare e disattivare le leggende metropolitane, mediante la loro smentita. E’ verso questo particolare settore dell' marketing occulto che Claudio Ciaravolo orienta la sua attività, pur non disdegnando di creare all’occorrenza delle leggende utili.Ma se una ne fa, cento ne sventa. La storia di Claudio Ciaravolo entra così nella leggenda. Non metropolitana, però, dal momento che è del tutto vera. Ed è grazie al tam tam che viene conosciuto in tutto il mondo come esperto di hidden marketing. Nel 2000 gli studi sulla comunicazione orale gli permettono di approfondire i meccanismi di formazione della figura dello iettatore e di qui l’interesse per i sistemi di credenza sulla fortuna.Scopre alcune interessanti dinamiche psicologiche dei fortunati e fonda una nuova braca della psichiatria:la fortunologia. Ciaravolo viaggia molto (per sfizio e per lavoro) e naviga anche di più. E' così che ha scoperto la possibilità di utilizzare internet per vendere in tutto il mondo uti i prodotti della sua attività di creattivo. Dalla prima, notissima, "Aria di Napoli", con smog o senza, all'"Aria da Fesso" fino ad altri prodotti da lui inventati, altrettanto virtuali, ma molto più attuali: le s-mail.Lo ha fatto senza utilizzare pubblicità, ma sempre e solo il marketing virale. Dopo aver realizzato dal 1979 molti programmi per la Rai come autore radiotelevisivo, ora si occupa quasi esclusivamente dell’invenzione di nuovi format. Dall’ultima trasmissione curata personalmente come autore e regista che è andata in onda fino ad un paio di anni fa per oltre 1700 puntate (incredibile ma falso –radiouno rai) ha potuto ricavare la più aggiornata banca dati di tutte le leggende in circolazione.